martedì 6 dicembre 2011

(In quello stesso momento la mente di Thomas Bondurant, che tendeva a essere tornadica, fu attraversata dall'idea, mentre guardava fuori dal finestrino riandando però sempre più indietro e a fondo nel ricordo, che si può guardare fuori dal finestrino, nel finestrino mentre comparivano una coda di cavallo dorata e uno sprazzo di spalle cremose nel finestrino, attraverso un finestrino [che si avvicinava a «fuori dal»] o addirittura un finestrino, come per esaminare la trasparenza e la pulizia del vetro). // David Foster Wallace, Il Re Pallido, Einaudi //

mercoledì 26 ottobre 2011

Sei


Ricordare e pensare a volte non sono attività benefiche.
Il dottore glielo aveva detto spesso. Non bisogna lasciarsi intrappolare dai pensieri e dai ricordi. Quando arrivano bisogna osservarli con distacco e lasciarli scivolare via.  // Gianrico Carofiglio, Il Silenzio dell'Onda, Rizzoli //

lunedì 19 settembre 2011



Quando finisce l'infanzia

Un pulcino diventa adulto in poche settimane, un gatto in qualche mese, una persona in 13 anni. Durante l'infanzia siamo in quello stato che gli orientali definiscono Zen: la conoscenza della realtà che ci circonda avviene istintivamente mediante quella attività che gli adulti chiamano gioco. Tutti i recettori sensoriali sono aperti per ricevere i dati: guardare, toccare, sentire i sapori, il caldo, il freddo, il peso e la leggerezza, il morbido e il duro, il ruvido e il liscio, i colori, le forme, le distanze, la luce e il buio, il suono e il silenzio…tutto è nuovo, tutto è da imparare e il gioco favorisce la memorizzazione.

Poi si diventa adulti, si entra nella 'società', uno alla volta si chiudono i recettori sensoriali, non impariamo quasi più niente, usiamo solo la ragione e la parola e ci domandiamo: quanto costa? a cosa serve? quanto mi rende?

E poi, diventati ricchi, ci si fa costruire una bella villa al lago e, come ricordo di un'infanzia felice e perduta per sempre, si fanno mettere in giardino la serie completa dei nanetti e Biancaneve in cemento colorato. // Bruno Munari, Ciccì Coccò, Corraini Editore.

martedì 19 luglio 2011

19 luglio 1983 - Karakaya Dam

venerdì 1 luglio 2011

Diletta / Il Libro dell'Estate

Cross Process in Summer

venerdì 20 maggio 2011

La donna aspettò che il treno si allontanasse.
- Sai, il cuore umano, - disse poi, - a me dà l'impressione di un pozzo profondissimo. Nessuno sa cosa ci sia laggiù. Si può solo cercare di immaginarlo dalle cose che ogni tanto vengono a galla.[...] // Murakami Haruki, I salici ciechi e la donna addormentata, Einaudi

giovedì 14 aprile 2011

Hipstamatic







venerdì 11 marzo 2011

Spring-like tendencies







mercoledì 2 febbraio 2011

Ecco, ho trovato le parole per dirlo.


lunedì 31 gennaio 2011

E' stato David Foster Wallace a insegnarmi che c'è sempre davanti a noi, in ogni momento, la possibilità di scegliere di pensare invece che reagire d'impulso, di fare attenzione al mondo e alle persone, di osservarle e rispettarle e tollerarle come esseri umani esattamente uguali a noi. [...] // Edoardo Nesi nella postfazione a Una Cosa Divertente Che Non Farò Mai Più, David Foster Wallace, Minimum Fax

martedì 18 gennaio 2011

[...]
QUESTO WATER È DOTATO DI SISTEMA DI SCARICO
AD ALTO TIRAGGIO. SI PREGA DI NON GETTARE NIENTE
CHE RIFIUTI ORDINARI E CARTA IGIENICA

Lo scarico del water produce un rumore breve ma traumatico, una specie di gorgoglio in si alto tenuto, tipo disturbo gastrico su scala cosmica. Insieme a questo rumore arriva una suzione così impressionante e potente che fa paura e allo stesso tempo dà uno strano senso di conforto – i vostri escrementi più che rimossi sembrano risucchiati, e risucchiati a una velocità tale che vi fa pensare che vadano a finire in un luogo così lontano che diventano immediatamente un’astrazione, una specie di scarico ad alto tiraggio esistenziale.[...] // Una Cosa Divertente Che Non Farò Mai Più, David Foster Wallace, Minimum Fax